Prato di Campoli
Area Naturalistica del Comune di Veroli
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Prato di Campoli
La Morfologia
L'altopiano di Prato di Campoli si sviluppa in lunghezza per circa 3,5 km, secondo un'asse longitudinale disposto
secondo nordest-sudovest; è perimetrato da una serie di rilievi calcarei giurassico cretacei aventi quote variabili ed
attestantisi mediamente intorno i 1.750 mt. s.l.m. (la cima più elevata è a nord-nordovest rispetto a prato di Campoli ed è
rappresentata da Monte Passeggio 2.064 mt.) la quota media dell'altopiano è di 1.110 mt. s.l.m.
L'area appartiene alla zona geologicamente riferibile alla piattaforma Laziale-abruzzese, in essa predominano le
formazioni carbonatiche e calcareo-dolomitiche e subordinatamente i depositi torbiditici miocenici; la serie dei terreni
parte dai più antichi, triassici, costituiti da dolomie e calcari che proseguono sino al Lias ed al Giurassico con
caratteristiche geolitologiche del tutto simili. Il Cretacico comincia ad essere rappresentato con un piano fossilifero
calcareo; anche le formazioni cretaciche sono rappresentate da calcari e dolomie; le tracce fossili sono molto più evidenti
rispetto ai terreni più antichi (rudiste e gasteropodi).
I lineamenti tettonici diffusi nell'area sono riferibili essenzialmente a fratture e secondariamente ad altri motivi tettonici.
Le faglie presenti risentono dei lineamenti della tettonica dell'intera penisola italiana, infatti sono riconoscibili due sistemi
di faglie, una con prevalente direzione NW-SE (ed è l'allineamento dello sviluppo longitudinale della piana di Prato di
Campoli), direzione parallela all'asse Appenninico; il secondo sistema, secondario, è perpendicolare al primo, è evidente
nella valle tettonica presente poco più a nord, la Valle Roveto.
GEOLOGIA
Nell`area che definisce Prato di Campoli si possono rinvenire le seguenti formazioni geologiche, per la distribuzione
areale si consultino la carta geologica d'Italia in scala 1:100.000
IDROGEOLOGIA
L'area compresa all'interno del territorio del comune di Veroli e le zone immediatamente limitrofe, appartiene all'unità
idrogeologica dei Monti Simbruini, Monti Ernici, Monte Caira, e nel suo ambito occupa parte della porzione
nordoccidentale. Le sorgenti principali scaturiscono dai calcari e dalle dolomie, le sorgenti minori si rinvengono negli
altri terreni.
FORMAZIONE DEI CALCARI (CRETACICO)
Tale formazione litoide è caratteristica di gran parte dell'Appennino centrale, nella nostra zona interessa alcuni dei rilievi
più elevati, in strati di spessore variabile da pochi cm. sino a 10.
Il colore dei calcari(rinvenibili spesso in affioramento) varia dal grigio avana al grigio scuro; è generalmente interessata
da fenomeni carsici, rilevanti nell'area nord, a tratti sono presenti lembi di terre rosse frammisti a brecciame calcareo.
FORMAZIONE DEI CALCARI (GIURASSICO)
Tale formazione litoide è caratteristica di gran parte delle aree elevate ed è contraddistinta da un'alternanza di orizzonti
calcarei dolomitici grigi e giallastri, calcari compatti e ceroidi.
La formazione è coperta spesso da uno strato di suolo (terre rosse). Il colore dei calcari varia dal grigio avana al grigio.
FORMAZIONE DELLA TERRA ROSSA (PLEISTOCENE)
Tale formazione oltre che rappresentativa della piana di Prato di Campoli, è caratteristica di gran parte dell'Appennino
centrale; spesso rinvenibile al tetto delle formazioni carbonatiche e come materiale di colmata di depressioni
topografiche; è originata dall'alterazione chimico-fisica delle sottostanti formazioni
carbonatiche, nella fattispecie rappresenta sia l'alterazione delle formazioni calcaree giurassiche e cretaciche, sia
l'alterazione dei depositi delle alluvioni terrazzate presenti in alcune plaghe delle aree esaminate.
Il colore è tipico ed è il rosso brunastro, granulometricamente trattasi di limi ed argille sabbiose con orizzonti più
grossolani ed elementi guiaiosi perlopiù calcarei.
Testo tratto da "Prato di Campoli" 2002, Dott. Marco Papetti
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